Bioclimatica
Architettura bioclimatica
Il termine "architettura bioclimatica" risale ai primi anni '50 e venne coniato da Victor Olgyay e sintetizza elementi di fisiologia umana, climatologia e fisica delle costruzioni. Può quindi essere chiamata anche "architettura sostenibile" se si pone particolare attenzione alle problematiche ambientali.
Progettazione bioclimatica: Architettura energeticamente consapevole;
Architettura solare passiva.
"L’architettura bioclimatica si basa su un modello abitativo che soddisfa i requisiti di comfort con il controllo passivo del microclima, inteso come strategia che, ottimizzando le prestazioni energetiche dell’edificio e minimizzando l’uso di impianti meccanici,
massimizza l’efficienza degli scambi tra edifici e ambiente esterno."
Gli elementi fondamentali della progettazione bioclimatica:
- I dati climatici rilevati dal CNR per la progettazione edile ed impiantistica;
- La localizzazione urbanistica;
- Le emergenze ambientali;
- L'orientamento dell'edificio da costruire o costruito;
- L'ostruzione solare dovuta agli edifici e la vegetazione adiacente;
- L'ostruzione ai venti dominanti;
- Sistemi di schermatura per la prestazione solare;
- Il riscaldamento passivo, i muri di Trombe;
- Il guadagno termico solare diretto;
- Il guadagno termico solare indiretto;
- Il raffrescamento e ventilazione passiva degli edifici.
Le prestazioni principali della casa solare:
- Casa solare con vetrate a guadagno diretto;
- Ampi spazi riservati alla biblioteca;
- Flessibilità di collocazione degli studi e delle gallerie;
- Stanza a cielo aperto per il lavoro o lo svago;
- Massima flessibilità impiantistica;
- Collettori solari integrabili alla facciata;
- Pannelli fotovoltaici integrabili alle vetrate;
- Impianto di riscaldamento a pannelli radianti;
- Raffrescamento estivo passivo;
- Recupero dell'acqua piovana.